Le festin d'Elsie - L'iperattività del cervello
Mentre le strade e i negozi sono addobbati a festa e le melodie di Michael Bublé e Mariah Carey risuonano ancora una volta, si prospetta un periodo dell'anno molto speciale.
Dietro l'atmosfera festosa delle feste a volte si nasconde una realtà completamente diversa: stress, tensioni, conflitti... Noi di Nidéco crediamo che il periodo delle feste debba essere soprattutto sinonimo di benessere e di confronto aperto. Ecco perché, in questo periodo eccezionale dell'anno, abbiamo deciso diliberare gli argomenti tabù con un'iniziativa unica, in collaborazione con i nostri co-creatori:
"Le Festin Nidéco
Torniamo a parlare con Elsie, co-creatrice di Leg it go, che condivide la sua esperienza e le soluzioni per canalizzare la sua energia:
Iperattività cerebrale 🧠 Un flagello o un vantaggio per la creatività?
"L'iperattività cerebrale è un disturbo comportamentale caratterizzato da un incessante bisogno di movimento, dalla tendenza a parlare molto, a pensare molto e a passare da un argomento all'altro. Chi ne soffre ha in genere difficoltà a rimanere nello stesso posto e spesso fatica a mantenere l'attenzione.
Mi sono reso conto solo in età adulta di avere tutti i sintomi di una vera iperattività.
Non me ne ero mai accorto prima, ma perché?
Semplicemente perché mi sembrava normale pensare a 8 cose contemporaneamente, dimenticando le cose e avendo problemi di memoria legati al pensare troppo.
C'è anche una certa impazienza, con difficoltà a rimanere concentrati su un singolo compito. La mia mente pensa più velocemente di quella degli altri, a volte in modo disorganizzato e spesso in situazioni inappropriate.
Può essere piuttosto estenuante essere sempre collegati a 1.000 volt. L'intensità della giornata spesso si attenua la sera, all'improvviso, senza preavviso.
Ho trovato qualche soluzione?
Il mio lavoro in ospedale mi costringe a incanalare questa energia. Durante un'operazione di 2-3 ore in sala operatoria, è impossibile per me pensare a qualcosa di diverso dal momento presente e dall'importanza di ogni gesto.
Meditazione, sport, fare liste, scrivere appunti, condividere le mie 100 idee all'ora con qualcuno di cui mi fido.
Non si può dire che nel mio caso sia un handicap o qualcosa di insopportabile, ma credo che molte persone siano come me e pensino che sia 'normale' essere così attivi e avere un cervello che non riposa dal momento in cui ci si sveglia al momento in cui si va a letto.
Quando faccio un passo indietro, mi rendo conto che il luogo in cui mi sento più in pace è 'casa', vicino alla persona che amo così tanto, che mi dà tutto questo amore e mi fa sentire al sicuro, come in un bozzolo".